Relazione di Basilio Di Martino e Paola Verde
La videoconferenza si terrà venerdì 20 giugno 2025 sulla piattaforma Zoom alle ore 21,00.
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ABSTRACT
La guerra aerea sul fronte orientale
di Basilio Di Martino
L’esercizio del potere aereo sul fronte orientale fu concepito da entrambe le parti a supporto delle forze di terra e venne quindi sviluppato ai livelli tattico e operativo del conflitto, lasciando sullo sfondo il livello strategico. Nonostante in momenti diversi sia la Germania che l’Unione Sovietica abbiano eseguito missioni di bombardamento a lungo raggio, lo sforzo dell’una e dell’altra aeronautica fu indirizzato prevalentemente alla conquista della superiorità aerea sul campo di battaglia e all’appoggio diretto o indiretto all’azione dei rispettivi eserciti. Per la Germania l’Operazione «Barbarossa» avrebbe dovuto riproporre lo schema sperimentato con successo in Polonia e in Francia: conquistare la superiorità aerea su una zona della battaglia sempre più vasta e profonda con il procedere dell’offensiva e nel contempo colpire i centri nevralgici delle retrovie per paralizzare la capacità di reazione dell’Armata rossa. La certezza del successo si basava su una pericolosa sottovalutazione dell’avversario, di cui si sottostimavano forza in termini numerici, livello di addestramento e capacità industriali.
Nonostante la Luftwaffe abbia rivendicato la distruzione di oltre 4.000 velivoli a terra e in volo nella prima settimana di combattimenti, l’Aeronautica sovietica riuscì a riprendersi piuttosto rapidamente, così che, fallita la spinta su Mosca dell’Operazione «Tifone», all’inizio del 1942 i vertici politico-militari tedeschi dovettero confrontarsi con un avversario sempre più forte e senza avere un’idea concreta delle prossime mosse da attuare. Dall’inizio del 1943 le ritirate, pur avvicinando la Luftwaffe alle sue fonti di alimentazione e portandola ad operare in regioni meglio attrezzate dal punto di vista infrastrutturale, l’avrebbero vista sempre più sulla difensiva e obbligata ad un impiego prettamente tattico, a diretto supporto dell’esercito, facendole perdere la flessibilità necessaria a riconquistare l’iniziativa con un’appropriata concentrazione delle forze. Opposto fu il percorso dell’Aeronautica sovietica: concepita per operare prevalentemente a livello tattico, essa diventò una forza aerea in grado di proiettare la sua azione anche al livello operativo.
La Regia Aeronautica nella campagna di Russia (1941-1943)
di Paola Verde
L’intervento ricostruisce la missione della Regia Aeronautica sul fronte sovietico attraverso documenti d’archivio, diari storici, biografie dei piloti e testimonianze degli aviatori italiani che parteciparono alla campagna di Russia. Al centro della relazione saranno le azioni dei gruppi e delle squadriglie aerei e i dettagli relativi ai protagonisti, molti di loro caduti in azione o dispersi, come nel caso del generale Enrico Pezzi e del capitano pilota Giorgio Iannicelli, entrambi decorati con Medaglia d’oro al valor militare alla memoria. Si trattò di una campagna di guerra dai risvolti tragici, condotta in un ambiente remoto e ostile tanto per il nemico quanto per le condizioni climatiche. Particolare attenzione, appunto, è dedicata al lato medico e sanitario della campagna, con un approfondimento su vari aspetti tecnici, dal vitto speciale per i giorni di volo alle pomate utilizzate per non congelare volto, mani e piedi (dato che i nostri piloti, prima all’equipaggiamento con le tute elettroriscaldate, volavano su velivoli scoperti).
CURRICULUM VITAE
Basilio Di Martino
Basilio Di Martino è generale ispettore capo dell’Aeronautica militare. Ha ottenuto una laurea in ingegneria elettronica presso l’Università Federico II di Napoli e un’altra in scienze politiche presso l’Università degli studi di Trieste. È entrato in Accademia aeronautica nel 1975 e nel 1981 è stato assegnato al Reparto sperimentale volo, presso il quale ha operato fino al 1995 arrivando a ricoprire l’incarico di direttore tecnico. Ha poi prestato servizio presso lo Stato maggiore dell’Aeronautica, il Centro alti studi della Difesa, il Comando logistico dell’Aeronautica militare e la Direzione informatica, telematica e tecnologie avanzate, di cui è stato direttore dal 2014 al 2017. Dopo aver ricoperto l’incarico di vicecomandante logistico dell’Aeronautica militare, dall’aprile 2018 al settembre 2020 è stato a capo della Direzione degli armamenti aeronautici e per l’aeronavigabilità e capo del Corpo del Genio aeronautico, incarico che ha ricoperto fino al marzo del 2022, quando ha lasciato il servizio attivo. Nel 2023 ha presieduto il Comitato per il centenario dell’Aeronautica militare. Collabora con le riviste «Storia militare» e «Rivista aeronautica», con gli Uffici storici degli Stati maggiori della Difesa, dell’Esercito e dell’Aeronautica ed è membro della Società italiana di storia militare, nonché presidente del consiglio tecnico-scientifico del Museo storico dell’Aeronautica militare e del comitato scientifico del Museo Caproni di Trento. Segnaliamo alcune delle sue pubblicazioni:
(1999) Ali sulle tricee. Ricognizione tattica ed osservazione aerea nell’Aviazione italiana durante la Grande guerra, Ufficio storico dello Stato maggiore dell’Aeronautica, Roma.
(2003) L’avventura del Drachen. Gli aerostati italiani nella Grande guerra, Ufficio storico dello Stato maggiore dell’Aeronautica, Roma.
(2011) L’Aviazione italiana nella Grande guerra, Milano, Mursia.
(2019) Un Esercito forgiato nelle trincee. L’evoluzione tattica dell’Esercito italiano nella Grande guerra, con Filippo Cappellano, Corriere della sera, Milano.
Paola Verde
Paola Verde è colonnello medico sperimentatore di volo ed è capo del Reparto medicina aeronautica e spaziale della Divisione aerea sperimentazioni aerospaziali dell’Aeronautica militare. Specializzata in medicina aerospaziale presso l’Università di Roma La Sapienza e quindi presso la Royal Air Force di Farnborough, ha conseguito un dottorato di ricerca in neuroscience presso l’Università Federico II di Napoli. Ha studiato presso l’Université Catholique di Louvain (Belgio) e ha conseguito la qualifica di space flight surgeon presso il Centro addestramento cosmonauti «Yuri Gagarin» della Città delle stelle di Mosca. È segretario generale della Società italiana di medicina aeronautica e spaziale, membro del Medical Board dell’Agenzia spaziale europea, consigliere scientifico dell’Accademia internazionale di medicina aerospaziale e docente ad alta specializzazione per la materia di «Human Factor» presso la Facoltà di ingegneria aerospaziale dell’Università La Sapienza di Roma. Segnaliamo alcune delle sue pubblicazioni:
(2013) Prima dell’oblio. Le quattro giornate a Capodimonte e l’aviere ritrovato, con Carlo Verde, Pietro Riccio e Sara Cucciolito, Edizioni Rivista aeronautica, Roma.
(2017) Cieli futuristi, con Maurizio Scudiero (catalogo di mostra al Palazzo dell’Aeronautica di Roma).
(2024) La Regia Aeronautica nella campagna di Russia (1941-1943), con Vincenzo Grienti, Edizioni Rivista aeronautica, Roma.
Cronologia minutaggio della videoconferenza
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La cronologia della videoconferenza verrà aggiunta non appena possibile, dopo la pubblicazione del video.
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