Perché, per chi, per cosa combattere in Urss

Strategie politiche, propaganda, motivazioni e aspettative in patria e al fronte


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CANALE FRONTE DEL DON

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Videoconferenza n. 10 / 26 novembre 2021

ABSTRACT

La narrazione della battaglia sul Don e la conseguente ritirata, fra la fine del 1942 e l’inizio del 1943, costituiscono l’evento per certi versi più noto dell’intera campagna italiana di Russia e polarizzano da sempre l’attenzione di chi fruisce dei testi che parlano di quel conflitto, in special modo delle moltissime memorie di guerra prodotte dai reduci. Come scrive Mario Isnenghi, «la memorialistica di Russia ci appare tutta intenta al ritorno, pensa e si muove materialmente e mentalmente da oriente a occidente, e sul perché e come ci si era mossi, appena pochi mesi innanzi, all’andata, in direzione contraria, non ha molta voglia di interrogarsi. O, per lo meno, di raccontarcelo». La partecipazione dell’Italia alla guerra contro l’Urss, in realtà, risale all’estate 1941 e vide il Regio esercito attaccare, avanzare, invadere uno stato nemico e cogliere anche numerosi successi, in un conflitto che per oltre un anno sembrò praticamente già vinto o comunque in procinto di esserlo. In questo contributo cercheremo di ricostruire le motivazioni politiche ed economiche alla base della decisione da parte dei vertici romani di prendere parte alla guerra contro l’Urss. Per quanto attiene ai soldati sul campo e ai civili in patria, invece, proveremo a indagare i loro sentimenti e il loro pensiero sul conflitto in corso valendoci della documentazione prodotta all’epoca della guerra, non sottoposta a processi di rielaborazione della memoria. Ne emerge un quadro più ampio e più complesso rispetto alla vulgata post-bellica dei soldati poco o per nulla convinti della bontà della «causa» fascista, in un contesto in cui non mancarono i volontari, gli entusiasti e coloro che reputavano la guerra contro l’Urss un dovere morale o un’impresa economica. Cercheremo anche di capire se e come tali sentimenti siano andati evolvendo nel corso della campagna, in specie durante e dopo la battaglia sul Don, evento che per molti dei soldati allora in linea costituì una cesura netta anche da un punto di vista della forma mentis.

CURRICULUM VITAE

Raffaello Pannacci è dottore di ricerca in scienze storiche, assistente ricercatore e cultore di storia contemporanea presso il Dipartimento di Lettere dell’Università degli studi di Perugia. È membro della Società italiana per lo studio della storia contemporanea (Sissco) e della Deputazione di storia patria per l’Umbria (Dspu).

Si interessa principalmente di storia politico-militare, di occupazioni italiane all’estero durante la Seconda
guerra mondiale e di storia (anche locale) del fascismo e del neofascismo. Si elencano qui unicamente le sue pubblicazioni concernenti la campagna di Russia:

(2012) L’uomo e il soldato sovietico nell’immaginario collettivo italiano (articolo nella «Rassegna della
Anrp»);

(2019) Sex, Military Brothels and Gender Violence during the Italian Campaign in the Ussr 1941-3 (saggio
sul «Journal of Contemporary History»);

(2020) Il nemico «rosso». I soldati sovietici nell’immaginario italiano e nella pratica della guerra combattuta. Campagna di Russia 1941-1943 (saggio su «Mondo contemporaneo);

(2022) Nemici, reclusi, forza lavoro. I prigionieri sovietici in mano italiana durante la campagna di Russia
(saggio su «Studi storici»);

(2022) Pane e ferro per la Patria. Lo sfruttamento dei territori sovietici sotto l’occupa-zione italiana 1941-
1943 (saggio su «Italia contemporanea»);

(2023) «Il nostro aiuto alla nostra Patria nella sua crociata contro la Russia bolscevi-ca». Umbri e Umbria
di fronte alla guerra contro l’Urss 1941-43 (capitolo in volume collettaneo).

(2023) The Italian Army faced with the antipartisan warfare and the «Jewish ques-tion» on the eastern
front, 1941-3 (capitolo in volume collettaneo).

(2023) L’occupazione italiana in Urss. La presenza fascista fra Russia e Ucraina 1941-43 (monografia).

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CRONOLOGIA DELLA CONFERENZA



00:00 – Presentazione.
05:03 – Inizio relazione.
06:33 – Spunti da un diario.
10:25 – I motivi della partecipazione italiana.
10:53 – Quelli politico-strategici.
18:39 – Quelli ideologici.
19:45 – Quelli economici.
23:20 – La pubblica opinione sulla guerra al F.O..
50:23 – I militari italiani e il fronte russo.
01:17:46 – Il volontarismo di guerra.
01:28:35 – La fine della campagna militare.
01:37:12 – Inizio dibattito gestito da Camilla Lattanzi.
01:38:12 – Primo intervento.
01:52:16 – Secondo.
02:01:22 – Terzo.
02:10:05 – Quarto.
02:16:38 – Quinto.
02:23:52 – Fine interventi.
02:24:43 – Ringraziamenti e conclusioni.
02:26:40 – Presentazione prossima video-conf.
02:39:05 – Fine registrazione.


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