In memoria dello zio Luigi Botto “Granatiere di Sardegna” della 121ma compagnia cannoni – dato per disperso il 21 agosto 1942 – Osvaldo Bardelli ha realizzato un video, che potete visionare cliccando qui, .
Poichè i Granatieri furono presenti in Russia con poche e ridotte Unità, Osvaldo ha predisposto questa breve introduzione:
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Nella Campagna di Russia i Granatieri di Sardegna furono presenti con due formazioni:
- il XXXII battaglione cannoni controcarro (c.c.) da 47/32
- la 121ma compagnia cannoni controcarro (c.c) da 47/32
XXXII Battaglione c.c.
Il reparto venne formato nella primavera del 1942 a Viterbo con uomini provenienti dalle varie unità dei Granatieri. L’organico del Battaglione era così composto:
- Comando di Battaglione : 5 Ufficiali
- 1°, 2° e 3° compagnia cannoni. Ciascuna con 8 cannoni e così articolata:
- Un Ufficiale comandante (capitano o tenente)
- un plotone Comando di compagnia
- formato da: squadra comando-squadra specializzati-squadra autocarreggio
- quattro plotoni cannoni al comando di tenente o sottotenente
- ogni plotone diviso in due squadre, ciascuna con un pezzo da 47/32
- ogni squadra formata da: capopezzo-puntatore-tiratore-caricatore-capogruppo munizioni-porgitore-aiutante porgitore-quattro portamunizioni- staffetta portaoridini
- ogni plotone diviso in due squadre, ciascuna con un pezzo da 47/32
In totale il XXXII disponeva di 24 cannoni.
All’inizio di maggio del 42 il battaglione si trasferisce a Voghera dove viene incorporato nel II Corpo d’Armata per esser inviato sul fronte russo. Il 16 giugno parte la prima tradotta per il fronte orientale. Giunge a Kharkov il 26 dello stesso mese, per poi proseguire fino a Kantemirovka ove arriva il 4 agosto 1942.
Quì il battaglione viene smembrato. Una compagnia (la 3°), viene assegnata alla Ravenna e posizionata sul fronte di Werch Mamon, la 1° compagnia invia alcuni plotoni alla Cosseria nel settore di Kusmenkov, mentre la 2° viene inviata nei pressi di Dubivikof. Tutte partecipano a ricacciare i russi sulle loro posizioni dopo un primo tentativo di sfondare il fronte.
Tra l’agosto e l’inizio di dicembre 42 i vari reparti del XXXII partecipano a rastrellamenti anti partigiani e subiscono alcune perdite di uomini e mezzi a causa di ripetuti attacchi aerei dei Russi.
Il 7 dicembre l’inizio dell’offensiva sovietica sul fronte della Ravenna, nei pressi dell’ansa di Werch Manon, coinvolge tutta la 3° compagnia, mentre il 12 viene coinvolta la 1° a Novo Kalitva e il 14 tocca alla 2° nel settore di Orobinsky.
La notte del 16 dicembre inizia il ripiegamento ed i reparti dei granatieri seguono il destino delle formazioni a cui sono aggregati, la Cosseria e la Ravenna.
Le varie formazioni superstiti si ricongiungeranno a Gomel solamente il 14 marzo 1943!
Alla partenza per il fronte russo, nel giugno del 1942, il battaglione era formato da 30 ufficiali, 34 sottufficiali, 528 granatieri. A fine febbraio 1943 nel centro di raccolta di Gomel erano presenti: 15 ufficiali, 23 sottufficiali e 228 granatieri. Mancavano all’appello 15 ufficiali, 11 sottufficiali e 300 granatieri. Sempre a Gomel i resti del XXXII si riunirono ai 39 granatieri superstiti della 121ma compagnia inquadrata nel 53° rgt della Sforzesca. Alla data di partenza del convoglio che li riportava in Italia e con il recupero dei malati e feriti, l’organico completo del battaglione era di 18 ufficiali, 23 sottufficiali, 293 granatieri e 40 graduati e autieri per un totale di 374 uomini, erano partiti in 592!
Le perdite totali furono 107 così suddivise:
Ufficiali: 5 di cui 4 caduti in combattimento 1 disperso
Sottufficiali: 9 di cui 4 caduti in combattimento 3 dispersi e 2 deceduti in prigionia
Granatieri: 93 di cui 15 caduti in combattimento 50 dispersi e 28 deceduti in prigionia
La 121ma Compagnia Cannoni c.c. 47/32
La 121ma compagnia si trovava dislocata in Slovenia dal 15 maggio 1941 e precisamente a Lubjana-Siska facendo parte della divisione Granatieri di Sardegna colà impiegata nel presidio del territorio e in attività anti partigiana.
Il 16 aprile del 1942 venne trasferita a Biella essendo stata aggregata alla divisione Sforzesca in preparazione per la partenza per la Russia.
La 121ma fu reparto divisionale ed autonomo avente un organico di 240 uomini (6 ufficiali, 10 sottufficiali, 22 graduati e 202 tra granatieri, autieri e conducenti) suddiviso tra:
- Plotone Comando su 3 squadre: squadra comando, squadra specializzati, squadra someggio e auto-carreggio
- nel Plotone Comando sono assegnati la fureria, cucinieri, autieri, postini, telefonisti, segnalatori, infermieri, porta feriti, goniometristi, artificieri, sellaio, maniscalco, calzolaio, rispostigliere, trombettiere, conducenti dei muli e attendenti degli ufficiali.
- 4 Plotoni ciascuno su due squadre, ognuna composta da: 1 pezzo da 47/32 con 1 capopezzo, 1 puntatore, 1 tiratore, 1 caricatore, 1 capo gruppo munizioni, 1 porgitore, 1 aiutante porgitore, 3 porta munizioni, 1 staffetta portaordini.
In totale la 121ma disponeva di 8 cannoni da 47/32 per il cui trasporto aveva in dotazione 8 autocarrette SPA L.39 (a benzina), 76 quadrupedi (18 per plotone e 4 a quello Comando)
Partita da Biella il 30 giugno 1942, la 121ma, arriva con il treno in una località tra Stalino e Nova Gorlovka il 10 luglio ed incomincia l’interminabile marcia appiedata verso il Don dove giunge il agosto presso Werch Kriwovskij inglobandosi al 53 rgt fanteria della Sforzesca.
Il 20 inizia la prima battaglia difensiva sul Don, quando i Russi attaccano attraversando il fiume.
Alcuni plotoni dei granatieri sono posizionati sulle alture che costeggiano il Don e sono tra i primi a sostenere l’avanzata russa. Dopo una giornata di intensi combattimenti, la Sforzesca deve ripiegare ed i granatieri ed i fanti si attestano sul caposaldo di Yagodny dove resistono ad oltranza senza cedere terreno. L’offensiva russa si arresta il 26 agosto avendo ottenuto la conquista di una larga testa di ponte sulla riva destra del Don.
I granatieri e fanti che arrestarono l’avanzata russa vennero insigniti del titolo “Noi di Yagodny”.
Ai primi di ottobre la compagnia ritorna sul Don nella zona di Merkulow
e Wodianskj, dove a novembre si registrano alcune perdite per colpi di mortai. Il 17 dicembre, la 121ma inizia la seconda e decisiva offensiva russa sul Don, le perdite della compagnia sono notevoli e incomincia anche per i suoi granatieri la tragedia della ritirata seguendo le vicende della Sforzesca e giungendo a Rikowo il 16 gennaio 1943. Sono rimasti in pochissimi, il bollettino della forza della 121ma del 25 gennaio 1943 comunicato al comando della Sforzesca, afferma:
Ufficiali: presenti 1 dispersi 7
Sottufficiali: presenti 1 dispersi 7
Graduati e Granatieri: presenti 39 dispersi 139 e tale forza rimase fino al rientro in Italia.
I 39 granatieri superstiti vennero aggregati al XXXII Btg a Gomel.
Erano partiti in 240!
Osvaldo Bardelli
Fonti:
Granatieri di Sardegna nella campagna sul fronte russo
Giugno 1942-Aprile 1943 – Gian Carlo Quattrini 2001- IV Edizione fotostatica a cura dei Reduci del fronte Russo-Roma
La 121° compagnia cannoni 47/32 Granatieri di Sardegna-
Bruno Berini – 1984