2° Divisione fanteria Sforzesca

I documenti e le note che seguono sono relativi alla divisione Sforzesca. Sul web ne parlano una pagina facebook, amministrata da Eugenio Negro, e un sito “altervista” realizzato da Andrea Riva. Ad essi rimandiamo con i link sotto riportati. In particolare rimandiamo alla pagina facebook amministrata da Eugenio Negro, per aprire conversazioni, porre domande, condividere conoscenze…

Documenti:

  1. Andrea Riva ha filtrato l’elenco dei Caduti nei reggimenti di fanteria e artiglieria della Divisione, rispetto alla provincia di nascita. Ne emerge un quadro interessante e utile.
    1. caduti del 53° rgt. ftr.
    2. caduti del 54° rgt. ftr.
    3. caduti del 17° rgt. art.
  2. Il materiale che segue è parte del “fondo Associazione fanti del 53° Reggimento “Umbria” che la Sezione ANA di Biella conserva e custodisce e che Riccardo Bulgarelli, grazie alla segnalazione di Roberto Catuzzo Moglia nipote di un caduto del 53°, ha visionato e selezionato nel corso di numerose sessioni di studio condotte nel 2021. Lo si pubblica su specifica concessione della Sezione ANA di Biella, proprietaria e conservatrice del fondo, emessa in data 5 aprile 2022 [1].
    1. Osvaldo Bardelli legge il diario di un caporale furiere della C.C. III battaglione, 53° rgt. Sforzesca

[1] Vale la pena, perché l’associazionismo fra i reduci fu un fenomeno non isolato ma mai, a nostra conoscenza, studiato, riportare brevemente alcune note sulla Associazione fanti del 53° e sulle caratteristiche del fondo. Nell’agosto 1946, a poco più di un anno dalla fine della guerra, un gruppo di reduci del 53° reggimento fanteria della Sforzesca fonda la “Associazione fanti del 53° Reggimento “Umbria” MOVM” con sede in Biella. Nel settembre 1995 la Associazione si scioglie. Come si deduce da una sofferta lettera datata ottobre 1995, a firma Giovanni Sanna, IV e ultimo Presidente, il Sindaco di Biella si dichiarava disposto ad accogliere in un erigendo museo “i cimeli e il materiale storico” che l’Associazione aveva accumulato nei suoi quarantanove anni di vita. Non ci è noto l’inventario di quei “cimeli e materiale storico” e quindi quanto di essi è presente nel fondo  conservato dalla Sezione ANA di Biella che abbiamo consultato. Noi abbiamo rintracciato e visionato 75 contenitori di vario tipo che documentano, con un ricco carteggio, i quarantanove anni di vita associativa e le iniziative assunte. Oltre alle schede di singoli soci, si colgono lo scandire dalle incombenze statutarie – amministrative -contabili, i legami tenuti dalla corrispondenza con i soci – le altre Associazioni – il Comando del ricostruito reggimento  in Friuli e l’impegno alla organizzazione dei periodici raduni. Accanto a questi aspetti della vita “ordinaria” della Associazione stanno alcune relazioni – diari e materiale vario con notizie storiche sul Reggimento; dalla sua primitiva costituzione (in Palermo il 16 aprile 1861) all’ultima ricostruzione postbellica (Il 1° luglio 1963),  con particolare riguardo alle vicende vissute durante la campagna di Russia. Fiore all’occhiello e merito della Associazione è stata la realizzazione di un Albo d’oro con l’elenco nominativo, in ordine alfabetico, dei Caduti del 53°, con dati anagrafici e di dispersione o morte e con alcune note su singoli Caduti. Tra le carte abbiamo pure trovato abbondante materiale con cui si stava preparando la realizzazione di analogo Albo d’oro per i Caduti del 54°.

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